L’approvazione (fortemente) condizionata da parte del governo sull’offerta pubblica di scambio lanciata da Unicredit per Banco Bpm accende il dibattito politico. A commentare con toni netti è il senatore Matteo Gelmetti di Fratelli d’Italia, che plaude all’intervento dell’esecutivo.
“Con l’approvazione condizionata dell’offerta pubblica di scambio tra UniCredit e Banco BPM, il Governo Meloni ha dimostrato ancora una volta senso dello Stato, visione strategica e capacitĂ di tutela degli interessi nazionali”, afferma Gelmetti.
Il senatore sottolinea l’importanza del ricorso al Golden Power, che ha imposto prescrizioni precise per garantire la tenuta del sistema bancario italiano: “La scelta di esercitare i poteri speciali, il cosiddetto ‘golden power’, con misure chiare e mirate tutela non solo l’autonomia del nostro sistema bancario, ma soprattutto i risparmiatori, i lavoratori del settore e le piccole imprese italiane.”
Tra le condizioni imposte all’operazione, il governo avrebbe puntato sull’uscita di Unicredit dalla Russia, sulla salvaguardia dei livelli occupazionali e sul presidio della rete territoriale di filiali.
“In un momento storico delicato, il Governo ha imposto condizioni giuste […] Una linea ferma e coerente con il progetto di un’Italia protagonista”, conclude Gelmetti, ribadendo il sostegno di Fratelli d’Italia alla linea dell’esecutivo: “Serve una finanza che sia al servizio del Paese, non un Paese ostaggio della finanza. Con questa operazione, l’Italia dĂ un segnale chiaro: lo Stato c’è, vigila e guida i processi strategici nell’interesse della Nazione.”
Un messaggio politico forte, che rilancia il ruolo dello Stato come garante degli equilibri economici e sociali anche nei grandi processi di fusione del settore bancario.