Cambio storico nel panorama del vino italiano: per la prima volta, le esportazioni di spumante superano quelle di rossi e rosati, segnando una nuova era per il mercato vinicolo del Belpaese. Nei primi nove mesi del 2024, le bottiglie di spumante esportate sono state 528 milioni, contro le 524 milioni di rossi e rosati e le 460 milioni di bianchi.
Secondo l’Osservatorio Uiv-Ismea, il successo delle bollicine italiane non accenna a rallentare, con un’attesa di oltre 1 miliardo di bottiglie prodotte e vendute entro la fine dell’anno, di cui 355 milioni destinate alle Festività natalizie.
Castelletti (UIV): “Il Prosecco vince perché è pop”
Paolo Castelletti, Segretario Generale di Unione Italiana Vini (UIV), ha commentato il fenomeno:
“Dei tanti traguardi raggiunti in questi anni dallo spumante, questo è tra i più significativi. Lo sparkling italiano vince sui competitor stranieri perché è pop e si rivolge a target trasversali.”
Castelletti attribuisce questo successo anche alla crescente moda dei cocktail a base di Prosecco, diventata una tendenza globale, soprattutto negli Stati Uniti.
Il peso del Prosecco: solo il 6% dei vigneti italiani genera il 22% dell’export
Il Prosecco, con le sue tre denominazioni (Conegliano Valdobbiadene, Asolo e Prosecco Doc), rappresenta il 75% delle esportazioni di spumante, contribuendo con 1,7 miliardi di euro ai quasi 6 miliardi di euro di esportazioni vinicole italiane nei primi nove mesi del 2024.
Con soli 40.000 ettari di vigneti, pari al 6% del totale nazionale, il Prosecco genera il 22% del valore complessivo dell’export vinicolo italiano, registrando una crescita del +12% in termini di valore.
Mercati in espansione: dal Regno Unito agli USA
Le bollicine italiane dominano mercati storici come il Regno Unito, ma conquistano sempre più anche Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Spagna e persino Russia. Negli Stati Uniti, le esportazioni di spumante sono vicinissime al sorpasso sui bianchi, con il 37% delle bottiglie esportate già destinato agli sparkling.
L’Italia come “Sparkling Wine Country”
L’Italia è sempre più riconosciuta come uno Sparkling Wine Country, con il Prosecco che si conferma simbolo indiscusso del Made in Italy vinicolo nel mondo. Castelletti conclude:
“Il Prosecco è diventato sinonimo di spumante italiano. È un successo costruito su un fazzoletto di terra, ma capace di competere su scala globale.”
Con questa crescita esponenziale, il futuro delle esportazioni italiane sembra sempre più brillante… e frizzante!