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Veronafiere-Vinitaly sponsor delle celebrazioni ‘Indipendence Day’ in ambasciata Usa a Roma

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Si intensifica il networking diplomatico di Veronafiere-Vinitaly con le istituzioni americane. L’occasione è quella del 248° anniversario dell’Independence Day celebrato ieri sera a Villa Taverna a Roma, nella residenza dell’Ambasciatore degli Stati Uniti d’America in Italia, Jack Markell, con Veronafiere e il suo brand di promozione del vino italiano nel mondo sponsor del ricevimento ufficiale che, come di consueto, anticipa anche nelle sedi di rappresentanza nel nostro Paese la festa nazionale del 4 luglio negli Usa.

«Il nostro supporto all’evento dell’Ambasciata USA a Roma consolida un’alleanza istituzionale che rafforza ulteriormente le relazioni tra la Spa fieristica di Verona e il primo mercato di sbocco del vino italiano – ha commentato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo –, e assume una rilevanza importante a pochi mesi dal debutto di Vinitaly.Usa a Chicago, il 20 e 21 ottobre prossimo. Un posizionamento chiave che individua in questa metropoli un ponte strategico tra l’Italia e la prima destinazione per il Made in Italy enologico che, nel 2023, ha totalizzato complessivamente circa 2 miliardi di dollari di import. Tutto questo, senza dimenticare che la piazza di Chicago si presta a intercettare buyer anche dal vicino Canada, con ulteriori possibilità di crescita per le nostre aziende».

Alla serata ha preso parte anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che nel suo intervento ha fatto riferimento anche all’alleanza commerciale tra i due Paesi. In particolare, Tajani ha detto che “Italia e Stati Uniti, insieme, hanno iniziato a correre”, ricordando la prima edizione dello scorso anno di Vinitaly a Chicago e sottolineando l’importanza del made in Italy agroalimentare come voce fondamentale delle esportazioni tricolore.

La delegazione di Veronafiere, oltre che dal presidente Bricolo, era composta dal vicepresidente, Romano Artoni; dal consigliere di amministrazione, Mario Veronesi e dal direttore generale, Adolfo Rebughini. Presenti anche il sindaco di Verona, Damiano Tommasi e il presidente di ICE-Agenzia, Matteo Zoppas.
Dopo l’edizione numero zero dell’anno scorso, Vinitaly.Usa (nell’iconico centro espositivo di Navy Pier) è l’evento b2b che si candida a diventare la prima fiera del vino del Belpaese in territorio americano, con la firma di una cooperazione compatta tra VeronafiereIce-Agenzia e Camera di Commercio Italiana Americana con sede a Chicago.

Tra gli obiettivi della manifestazione quello di raggiungere gli 11mila mq di superficie espositiva e di raddoppiare sia il contingente di aziende italiane che quello dei buyer americani rispetto alla scorsa edizione e di accrescere al contempo il programma di promozione bidirezionale. Infatti, anche per la manifestazione di Chicago, Veronafiere conferma il piano di sviluppo di Vinitaly che da un lato contempla la scalata delle aziende italiane in un’area con ampi margini di crescita, e dall’altro la profilazione e la selezione di buyer e distributori in vista di Vinitaly 2025 a Verona (6-9 aprile, 57ª edizione). Un’attività di incoming che all’ultimo Vinitaly, in aprile di quest’anno, ha confermato la pole position degli Stati Uniti nella classifica delle presenze di operatori esteri con 3.700 buyer americani in fiera (+8% sul 2023).
In programma nella due giorni di Chicago masterclass guidate dalle principali riviste internazionali del settore, walk around tasting, seminari e focus di mercato e tre sessioni della Vinitaly international Academy.


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Redazione
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