Si è tenuta oggi la cerimonia di premiazione del primo concorso artistico letterario “Con Ali di Carta, la narrazione che cura”. Ideato e organizzato da Pediatria C, il concorso è nato con un duplice obiettivo: offrire ai pazienti pediatrici uno spazio espressivo per liberare la loro creatività, ma anche promuove l’inclusività dal momento che la partecipazione era aperta a tutti. Il tema scelto per gli elaborati è stato “Super Eroi & Antieroi” per stimolare una riflessione sull’idea della diversità, intesa non necessariamente come uno svantaggio o un handicap ma come una caratteristica che rende ogni individuo speciale. La diversità quindi può essere un punto di forza.
Il concorso è suddiviso in tre sezioni in base alle le fasce d’età. La categoria denominata “Colibrì” per bambini dai 3 ai 6 anni, essendo una fascia prescolare sono previsti solo disegni. I “Pettirossi” dai 7 ai 12 anni possono presentare sia elaborati scritti sia grafici, come anche i “Gabbiani” che sono i ragazzi dai 13 ai 18 anni. A questa prima edizione del concorso, in totale, sono pervenuti 125 elaborati, di cui 83 scritti (racconti e poesie) e 42 grafici. La categoria più rappresentata è quella del racconto con 68 elaborati. Le poesie, invece, sono 15, mentre nella sezione grafica sono pervenuti 26 disegni di cui 3 dei Gabbiani, il maggior numero dei Pettirossi e vari Colibrì.
La giuria, esattamente come le sezioni, è stata suddivisa in tre gruppi. Il Gruppo Artistico composto da Valeria Castagnini illustratrice, Giovanna Pirana Responsabile URP AOUI, e Leonardo Zoccante neuropsichiatra infantile. Il Gruppo Narrativa con i giudici Marco Dalla Valle del Centro di ricerca interdipartimentale Biblioterapia e Shared Reading, Valentina Burati giornalista di Telearena e Tiziana Cavallo responsabile dell’Area Comunicazione Univr. Il Gruppo Poesia ha visto la partecipazione di Maria Loretta Giraldo autrice di letteratura per l’infanzia, Daniele Todesco Responsabile sezione ragazze e ragazzi, Biblioteca Civica di Verona, e Alessio Corazza giornalista del Corriere del Veneto.
In itinere sono state aggiunte delle menzioni speciali e sono: “non ti scordar di me”, “uno sguardo verso il futuro”, “elaborato più spiritoso, “uno sguardo verso chi cura e “l’elaborato più lontano e l’elaborato più vicino”.
Categoria Pettirossi Sezione Poesie:
Primo con “La ricetta per essere felice” – Giulia Merzi
Secondo con “Noi siamo Supereroi” – Morena Paradiso
Terzo con “Ognuno ha un superpotere davanti agli ostacoli di ogni viaggio” – alunni classi quinta A, quinta B e quinta C della Scuola Primaria Tregnago, insegnante Luciana Finetto
Categoria Pettirossi Sezione Racconti:
Primo con “Il mio super potere: trasformare i pensieri cattivi in pensieri buoni” – Filippo Scala
Secondo con “Il coraggio” – Davide Brugnara
Terzo con “L’aiuto reciproco” – Cloe Tadiello
Categoria Pettirossi Sezione Artistica:
Primo con “L’uomo di ghiaccio salva il clima” – Arham Mollick
Secondo con “Mr. Cuoricino!” – Giovanni Maria Dima
Terzo con “Icaro, un supereroe come noi” – Istituto Comprensivo Colognola, insegnante Enrica Marino
Categoria Gabbiani Sezione Poesie:
Primo con “Gli imperfetti siamo noi” – Elena Di Marco
Secondo con “L’invisibile” – Stefania Martone
Terzo con “Fiamme” – Najlab Channb
Categoria Gabbiani Sezione Racconti:
Primo con “Nuvole bianche” – Celeste Arcangeli
Secondo con “Il vero coraggio” – Nike Braidotti
Terzo con “Il coraggio si trova dentro di te” – Gemma Micheli
Categoria Gabbiani Sezione Artistica:
Primo con “La superpace” – Caterina Nicolis
Secondo con “We are all different” – Giorgia Fornasa
Terzo con “Briciole piccole, quasi invisibili, ma non a tutti” – Eleni Palagi
Categoria Colibrì Sezione Artistica:
Primo con “Supereroi che ho trovato in ospedale” – Alessandro Fiocco
Secondo con “Il mondo degli unicorni” – Beatrice Veneri
Terzo con “Il mondo fatato delle principesse” – Giorgia Cavarzere
Menzione speciale “Non ti scordar di me” – Jacopo Bombieri
Menzione speciale “Uno sguardo verso il futuro” – Celeste Arcangeli
Menzione speciale “Uno sguardo verso fratelli e sorelle” – Asia Marchi
Menzione speciale “Uno sguardo verso chi cura” – Anna Martone
Menzione speciale “L’elaborato più lontano” – Zoe Margrita
Menzione speciale “L’elaborato più vicino” – Gaia Esposito
Menzione speciale “Fuori concorso” – Scuola Primaria di Tregnago, classe 2C, Insegnante Elena Matuzzi
Nel pomeriggio, alle 16.30, si è tenuta l’inaugurazione della mostra con tutti i disegni, i racconti e le poesie in concorso. La piccola festa con i vincitori, insegnanti e famiglie ha visto anche l’esibizione del Piccolo Coro Millenote.
Alla cerimonia di premiazione erano presenti: il direttore generale dott. Callisto Marco Bravi, il direttore dell’Uoc di Pediatria C prof. Giorgio Piacentini, il prof. Giuseppe Venturini USP Verona, il direttore Dipartimento Scienze chirurgiche e Materno-infantili dell’università prof Giovanni De Manzoni, il direttore del dipartimento Materno-infantile Aoui prof Massimo Franchi e l’organizzatrice del concorso dr.ssa Milena Brugnara pediatra presso la Pediatria C. Presenti anche alcuni rappresentanti della giuria.
Callisto Bravi: “Sono orgoglioso di questa prima edizione del concorso perché sono sicuro che questa esperienza la ricorderete per tutta la vita. La passione per l’arte e la creatività è un patrimonio personale che vi accompagnerà anche da grandi, a me è successo così con la passione per l’opera lirica. L’altro motivo per cui sono orgoglioso è che l’Azienda ospedaliera con questa iniziativa ha contribuito a diffondere un messaggio importante, quello dell’inclusione. Attraversare una malattia, una disabilità o semplicemente competenze diverse dagli altri non significa essere meno bravi, tutti abbiamo delle difficoltà ma se il contesto è inclusivo si riesce a superarle”.
Prof. Venturini, Usp: “Il progetto è patrocinato dall’Ufficio Scolastico proprio per le tematiche dell’inclusività, molto importante in questo periodo. Mi congratulo con gli organizzatori per aver fornito questa grande proposta a tutti gli alunni, sia della scuola diurna veronese sia della scuola in ospedale, e ovviamente le congratulazioni ai partecipanti. Mi auguro che questa esperienza possa continuare perché l’Ufficio Scolastico promuove l’inclusività di tutti gli alunni della scuola veronese”.
Prof. De Manzoni: “L’università non è una torre eburnea, estranea alla città. L’università è una istituzione inserita nel suo territorio che, attraverso la Terza missione, entra in contatto diretto con i cittadini, diffondendo informazioni ma anche organizzando iniziative come questa. L’ateneo con i suoi studenti e i suoi docenti è parte integrante della città di Verona”.
Prof. Franchi: “Il mio ringraziamento va ai bambini che hanno vinto e a quelli che non hanno vinto, ma la cui partecipazione è stata altrettanto importante. Un sentito ringraziamento per quello che ci hanno dato e trasmesso con queste loro opere”.
Prof. Piacentini: “Anche nei momenti più critici come una malattia, i bambini riescono a esprimere positività e creatività. La prima edizione del concorso della nostra Unità operativa ha effettivamente dato risalto a questi aspetti e creato un’occasione per valorizzare componenti fondamentali della crescita”.
Dottoressa Brugnara: “La prima edizione del concorso ha avuto un numero importante di lavori, anche da fuori regione. E’ stato molto difficile scegliere le opere da premiare perché in ognuna c’erano elementi di originalità e di pregio, purtroppo questo è il limite dei concorsi che costringe a individuare un solo vincitore. Approfitto di questa occasione per dire che, per noi, tutti quelli che hanno mandato gli elaborati hanno vinto. Ogni partecipante ha colto la possibilità di essere creativo, lasciando un segno, piccolo ma comunque importante. Pediatra ha raggiunto gli obiettivi prefissati, in primis di creare un ponte tra l’ospedale e il territorio. Abbiamo opere realizzate da bambini e ragazzi che hanno un vissuto di malattia, acuta o cronica, e da bambini e ragazzi apparentemente lontani da questo mondo. Sono stati affrontati argomenti come la perfezione e l’imperfezione, la diversità e la possibilità di attingere ai nostri superpoteri per uscire dalle difficoltà o per cambiare quello che non ci piace, è stato un modo per sollecitare una riflessione su ciò che siamo e sulle caratteristiche che ci rendono unici”.