Questa mattina in Sala Delaini, l’ex Presidente di Agsm e leader di Prima Verona, Michele Croce, insieme al rappresentante organizzativo del movimento Vittorio Bonfante ad alcuni rappresentanti della lista civica, ha tenuto una conferenza stampa per tracciare gli obiettivi futuri in vista delle elezioni del 2022 e delle sfide che Verona è chiamata ad affrontare.
“Le sfide che ci aspettano non riguardano solo le elezioni amministrative, ma il futuro stesso della nostra città – dice Croce -. Dobbiamo prima di tutto saper sfruttare i fondi del PNRR – che abbiamo studiato e che in sintesi mettiamo a disposizione – cosa che il Comune di Verona quest’anno non si è dimostrato capace di fare, lasciandosi sfuggire investimenti importanti, anche sul tema della mobilità e dei trasporti, a differenza di altre città a noi vicine”.
Secondo il leader di Prima Verona bisogna quindi costruire una squadra amministrativa all’altezza della situazione, che lavori secondo obiettivi mirati per far tornare grande Verona. Una città più smart, sostenibile, equa, con un trasporto pubblico moderno ed efficiente.
“Dobbiamo lavorare in sinergia per affrontare le sfide che ci attendono: per prima cosa penso all’edilizia scolastica e residenziale, al verde urbano, all’assistenza dei fragili e al trasporto pubblico – spiega ancora Croce -. Ed è su questi temi che dobbiamo puntare per rilanciare Verona, e per rendere la città a misura dei Veronesi”.
Tutte azioni che avranno come comune denominatore la sostenibilità:” Nell’era dei cambiamenti climatici indotti dall’azione dell’uomo e dei connessi disastri ambientali, abbiamo pensato di chiedere a dei ricercatori dell’Università Cà Foscari di Venezia dei contributi scientifici circa i benefici che azioni sostenibili porterebbero alla città di Verona. Gli studi ottenuti – qui a disposizione – sono chiari, calcolati e dimostrati: marciapiedi, ciclabili, aree verdi, boschi urbani, mobilità dolce e ad impatto zero comportano risultati solo positivi e verificabili nell’ambito sociale, ambientale, ed anche economico (ovvero il costo degli investimenti supera di molto i benefici corrispondenti). La Verona del futuro non potrà più permettersi amnesie rispetto a questi temi”.
Al centro ci sono i cittadini che vivono e abitano la nostra città, senza distinzioni tra quartieri e Circoscrizioni. La città può ripartire solo grazie ad un progetto condiviso e ambizioso capace di mettere insieme le migliori energie per farla crescere.
“Verona ha bisogno di un nuovo progetto per la città – conclude Croce -, che sappia intercettare le occasioni offerte dagli incentivi del PNRR e offrire servizi a vantaggio delle famiglie, costruire progetti dedicati ai giovani e politiche coraggiose per tutelare l’ambiente. Solo così Verona potrà davvero proiettarsi nel futuro”.