Durante l’ultima riunione della Giunta, svoltasi in videoconferenza, un assessore avrebbe alzato i toni nei confronti di un collega, riguardo una delibera. A riportare i fatti il giornale L’Arena. Sarebbero seguiti momenti di tensione e il sindaco si sarebbe trovato costretto a sospendere per tre quarti d’ora i lavori, poi ripresi.
Ecco i fatti: tutto è successo dopo la presentazione di un provvedimento da parte dell’assessore allo sport Filippo Rando, della Lega, relativo a dei contributi da assegnare ad associazioni e a società sportive. A quel punto l’assessore all’edilizia sportiva Andrea Bassi, esponente di Verona Domani – i due con ruoli che spesso vanno a collimare – avrebbe chiesto di rinviare il voto sulla delibera di Rando, adducendo come motivo il fatto di non averne ancora preso visione. E che comunque, anche se non rinviata, lui avrebbe votato contro.
Rando quindi avrebbe detto che allora d’ora in avanti di qualsiasi delibera di cui non avrà preso visione chiederà il rinvio. Sboarina è quindi intervenuto cercando di fare da paciere e dicendo che nella Giunta si cerca sempre il voto all’unanimità sui provvedimenti. Bassi avrebbe quindi alzato i toni nei confronti del collega Rando e il sindaco, dopo avere chiesto calma, ha deciso di sospendere per tre quarti d’ora i lavori. Poi ripartiti, senza però la presenza di Bassi, che non si è più collegato.
Che cosa succederà? Secondo alcuni la politica e i rapporti di forza all’interno della maggioranza non c’entrerebbero, sta di fatto che a sinistra invece si stanno già facendo speculazioni. “La lite durante la riunione di giunta che ha visto protagonisti gli assessori Bassi e Rando rende l’idea del livello di tensione presente nella maggioranza – dice Michele Bertucco di Sinistra in Comune -. Non è la prima volta che avviene, sono mesi che è in corso una guerra di logoramento all’interno del centro destra, con ripicche, dispetti e altre scaramucce. Naturalmente il tutto, non per il bene della città ma per piccoli interessi politici”.
“Fino ad ora questi episodi erano rimasti sotto traccia ora invece esplodono anche all’esterno e sono un segnale del malessere sempre più forte nella maggioranza – insiste il consigliere comunale -. Il leader di Verona Domani Matteo Gasparato sembra, per quello che si legge, aver già abbandonato al proprio destino l’assessore Bassi. D’altra parte, al momento, ha un debito di riconoscenza nei confronti del sindaco che lo ha confermato alla presidenza del Consorzio Zai. Bisogna solo capire quanto durerà questo debito di riconoscenza”.